APPOGGIAMI PURE ADDOSSO
Appoggiami pure addosso
occhi vestiti musica
pioggia terra muscoli
Tripudia la vicinanza
QUANDO VOGLIO INVENTARE ESPERIMENTI
Quando voglio inventare esperimenti
passo a guado
i tuoi occhi
tutti d’un fiato
VOCE
Il panegirico della tua voce
sbatte da tempia a tempia
Questa notte ogni cosa c’è
il freddo
la tua sciarpa bianca
il tuo sorriso
Sei atomi bellissimi
CORPO FEMMINILE
Il corpo aderisce ai vestiti
alla sedia
allo sguardo
alle mani
Inventa la forma dell'attimo
tra la finestra e il letto
per esempio
È il luogo tra l'attesa ed il congedo
Tra il pensare il suo nome e il pronunciarlo
Il corpo ora è sinuoso sulla pagina
LA NOTTE, QUELLA NOTTE
La notte, quella notte,
aveva stelle dappertutto
e nonostante tutto si era rotta
non funzionava più.
La notte, quella notte,
sbatteva contro i tetti delle case
brancolava
dentro il suo stesso buio.
(Carovana dei Versi, Giornata Mondiale della Poesia, Editore Abrigliasciolta, Varese, 2009)
OCCHI
Occhi si abbatterono sulla notte
infatti
occhi si imbatterono nella fine
La fine del sentiero
diramava
era il capovolto contrario
del nostro dividerci
Andare ognuno
per sue melodie nella notte
IMPRESSIONI
È il tuo corpo a dare la forma al buio,
forma di calore alle mie mani
È nel tuo corpo l’attimo
il segreto tra luce e buio, il gesto
della penombra incerta di se stessa
Per il tuo corpo e sul tuo corpo è morbida
e sfrenata la danza della luce
(È solo un canto, Edizioni del Leone, Venezia, 1999)
ACCENDINO
Il tuo accendino nero
fa le bizze
vive di vita propria
Si fa dimenticare
dove vuole
in macchina sotto il sedile
a casa mia o negli altri pantaloni
Oppure ce l’hai addosso
e non si trova
se non quando non serve
E quindi accade come quella notte
quando la diserzione
fu fatale
e ridere
al vizio inutilizzabile
Capisci il mio sgomento
alla precarietà
a tutte queste falle
inaffidabili
che non fai in tempo
a rappezzarne una
che se ne aprono dieci
Che ci vuole così poco
a non esserci più
(È solo un canto, Edizioni del Leone, Venezia, 1999)
STUDIO SU BAUDELAIRE
Il poeta che vorrebbe sul suo foglio scriver chiaro
chiaro e netto solo il puro solo appunto la poesia
Prende botte nella mischia ne esce lacero contuso
grida aiuto corre al foglio come fosse terra franca
ma è ferito e nell'impresa spande sangue sulla pagina
(È solo un canto, Edizioni del Leone, Venezia, 1999)
AFORISMI E QUARTINA NOTTETEMPO
L'insonne è il disertore dei sogni
L'insonne vigila sul passato
L'insonne è invano
L'insonne può far accorrere gente
svegliarla
ma non renderla insonne
L'insonne è il vigliacco degli incubi
L'insonne inventa
L'insonne è stanco forte e ottuso
L'insonne che finisce le sigarette
si fumerebbe la notte
*
Attende un ragno noioso e annoiato
sopra la sua tela pericolante:
l'insonne essendo il ragno scarruffato
la notte quindi la trama incessante
(È solo un canto, Edizioni del Leone, Venezia, 1999)